Database dei Chrysididae italiani: AIUTO

Ultimo aggiornamento 09 Luglio 2020

La scheda della specie è strutturata nelle seguenti sezioni.

Immagini

Immagine(i) = immagine di un adulto tipico (habitus) e/o immagine dell’adulto in natura.

Corologia = mappa della distribuzione geografica della specie/sottospecie.

Distribuzione in Italia = è la mappa di distribuzione in Italiana, suddivisa nelle sue regioni amministrative, colorate sulla base della presenza/assenza della specie in accordo con i dati personali e bibliografici (vedi anche il dettaglio della distribuzione italiana).

Icone = link a siti esterni per cercare automaticamente la specie in oggetto nei forum (Chrysis.net, Forum Entomologi italiani, HymIS), in altre risorse testuali (Google, Yandex) o fra le immagini (Google Images, Flickr) e i video (Youtube).

 

Posizione sistematica

Sottofamiglia e Tribù = categorie sistematiche. La Sottofamiglia è una categoria sistematica inferiore alla Famiglia (Chrysididae), comprendente un gruppo di Tribù e Generi. La desinenza latina è -inae e richiede la maiuscola. Esempio: Chrysidinae. La Tribù è una categoria sistematica inferiore alla Sottofamiglia Chrysidinae, comprendente un gruppo di Generi. La desinenza latina è -ini e richiede la maiuscola. Esempio: Chrysidini.

Genere e specie = categorie sistematiche. Il Genere è una categoria sistematica inferiore alla Sottofamiglia, comprendente un gruppo di specie strettamente imparentate. E’ il primo nome della nomenclatura binomia (Genere specie) o trinomia (Genere specie sottospecie) introdotta da Carolus Linnaeus nel diciottesimo secolo. Richiede la maiuscola. Non possiede una desinenza latina specifica, ma è un nome latinizzato. Esempio: ChrysisElampusStilbum. La specie è una popolazione di organismi i cui membri condividono una stessa serie di caratteri morfologici e sono interfecondi in natura solamente con i membri della stessa popolazione e generano una prole feconda. Il concetto di specie fu introdotto da Ernst Mayr nel 1940. La specie è la categoria fondamentale dell’intera gerarchia tassonomica e indica il limite degli organismi capaci di riprodursi. Si scrive sempre con la minuscola. Il nome di specie, latino o latinizzato, dovrebbe concordare con il Genere. La sottospecie è una categoria sistematica inferiore alla specie, indicante un gruppo di organismi geograficamente isolati dalle altre popolazioni della specie, che possono mostrare alcune differenze morfologiche, ma che sono tuttavia capaci di riprodursi con altri individui all’interno della specie laddove le popolazioni subspecifiche vengano in contatto. Autore, Anno indicano l’Autore che descrisse per primo la specie tramite un articolo pubblicato in un dato anno.

Gruppo di specie = è un insieme di specie fra loro strettamente imparentate. In alcuni casi è usato al posto del Sottogenere.

Combinazione originale = è la forma con cui la specie o sottospecie fu descritta originariamente dal suo Autore, che la attribuì ad un Genere o categoria superiore non necessariamente conservati secondo l’interpretazione attuale.

Serie tipica = elenca gli esemplari tipici (holotypus, allotypus, paratypi, etc.) e la collocazione dell’holotypus nelle collezioni pubbliche (Mus. = Museo) o private (Coll.).

Descrizione originale = è il testo della descrizione originale della specie/sottospecie da parte dell’Autore, come da pubblicazione originale.

Sinonimi e sottospecie= il nome o i nomi che sono stati dati ad una stessa specie dai vari Autori nel corso degli anni; il più antico ha generalmente la precedenza sugli altri.

Note sistematiche = annotazioni di carattere sistematico.

Dimensioni (mm) = dimensioni dell’adulto in millimetri.

 

Distribuzione geografica

Distribuzione mondiale

Località tipica = è la località segnalata sulla serie tipica al momento della descrizione originale.

Kimsey & Bohart = località indicate in: Kimsey L.S. & Bohart R., 1991 – The Chrysidid wasps of the World. Oxford Press, 652 pp.

Linsenmaier = località indicate da Linsenmaier (vari anni).

Altri Autori = località indicate da altri Autori autorevoli.

Corologia = è la distribuzione geografica conosciuta di una specie, descritta da un modello di distribuzione detto categoria corologica. Esempio: distribuzione W-mediterranea, Orientale, etc. Ad oggi non esiste una classificazione corologica per le specie di Crisidi. Quella che viene al momento proposta riguarda le specie trattate da Rosa (2002, 2005, 2006).

Note sulla distribuzione = note sulla distribuzione geografica mondiale della specie.

 

Distribuzione italiana secondo la Checklist delle specie della Fauna italiana

La Checklist delle specie della fauna italiana riporta la presenza della specie in quattro macroregioni italiane (Nord, Sud, Sicilia, Sardegna) come stabilito dalla Commissione per la Checklist.
Riferimenti bibliografici:
(1) Strumia F., 1995 – Hymenoptera Chrysididae. In: Minelli A, Ruffo S., La Posta S (eds). Checklist delle specie della fauna italiana, 99. Calderini, Bologna.
(2) Strumia F., 2001 – Hymenoptera Chrysididae. Aggiornamento alla Checklist delle specie della fauna italiana. Boll. Soc. entomol. ital., 133 (I): 88-92.
(3) Strumia F., 2005 – Hymenoptera Chrysididae. In: Ruffo S. & Stoch F. (eds.), Checklist e distribuzione della fauna italiana. 10.000 specie terrestri e della acque interne. Memorie del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, II Serie. Sezione Scienze della Vita 16: 269-270 + CD-ROM.

Endemismo: indica il fatto che la specie è presente solo in Italia o solo in una specifica regione italiana.

 

Distribuzione italiana per regione amministrativa

Indichiamo in questa sezione la presenza/assenza della specie nelle varie Regioni Amministrative italiane (da Nord a Sud): Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino A.A., Veneto, Friuli V.G., Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, comprendenti anche le isole minori:

  • Toscana: Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Giglio, Montecristo, Giannutri.
  • Lazio: Ponza, Ventotene, Palmarola.
  • Campania: Ischia, Procida, Capri.
  • Puglia: San Domino, Caprara, San Nicola.
  • Sicilia: Is. Eolie (Stromboli, Panarea, Alicudi, Filicudi, Salina, Lipari, Vulcano), Is. Egadi (Marettimo, Favignana, Levanzo), Ustica, Pantelleria, Lampedusa.
  • Sardegna: Arcip. La Maddalena, Tavolara, Asinara, San Pietro, Sant’Antioco.

Le colonne di presenza/assenza riportano sia i dati desunti da:

  • bibliografia (colonna Record bibliografici)
  • sito Forum Entomologi Italiani (colonna Record FEI)
  • collezioni private (colonna Record personali)

I dati FEI e personali comprendono dati potenzialmente inediti.

Note di distribuzione = note sulla distribuzione geografica italiana della specie.

 

Biologia

Ospiti conosciuti

Polifago = indica se la specie è parassita di più gruppi sistematici (esempio: Sphecidae + Vespidae).

[Famiglia] = indica la Famiglia di insetti parassitati dalla specie e presenti nel medesimo ambiente. L’indicazione bibliografica della fonte è fra parentesi.

Note sugli Ospiti = note inedite sugli ospiti.

 

Habitat conosciuto

Habitat = riporta alcune caratteristiche ambientali note per la specie. L’indicazione bibliografica della fonte è fra parentesi.

Piante per posa/rifugio = i vegetali (fiori, piante) usati dalla specie per posa o per rifugio. L’indicazione bibliografica della fonte è fra parentesi.

Parassiti noti = le specie parassite della specie. L’indicazione bibliografica della fonte è fra parentesi.

Note biologiche = note derivate dalle nostre osservazioni sul campo.


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Per citazioni

Agnoli G.L. & Rosa P. (2024) Database dei Chrysididae italiani: AIUTO, in: Chrysis.net website. Interim version 23 April 2024, URL: https://www.chrysis.net/it/database-dei-chrysididae-italiani-aiuto/.