Genere Cleptes Latreille, 1802

Ultimo aggiornamento 28 Novembre 2023

Da: Kimsey L.S. & Bohart R.M., 1990 (1991) – The chrysidid wasps of the world. Oxford University Press, ix-652 pp.

Sinonimia

Cleptes Latreille 1802:316. Type: Sphex semiaurata Linnaeus 1761. Monobasic.
Lustrina Kurian 1955:86. Type: Lustrina assamensis Kurian 1955:87. Monobasic. New synonymy.
Cleptes (Holcocleptes) Móczár 1962:118. Type: Cleptes aerosus Förster 1853. Monobasic and orig. desig.
Cleptes (Leiocleptes) Móczár 1962:118. Type: Cleptes nitidulus Fabricius 1793. Orig. desig.
Cleptes (Zimmermannia) Móczár 1962:120. Type: Cleptes ignitus Fabricius 1787. Orig. desig.
Cleptes (Melanocleptes) Móczár 1962:122. Type: Cleptes morawitzi Radoszkowsky 1877. Orig. desig.
Cleptes (Chrysocleptes) Móczár 1962:122. Type: Cleptes putoni Buysson 1886. Orig. desig.
Cleptes (Oxycleptes) Móczár 1962:124. Type: Cleptes orientalis Dahlbom 1854. Monobasic and orig. desig.
Cleptes (Neocleptes) Kimsey 1981:816. Type: Cleptes fritzi Kimsey 1981. Monobasic and orig. desig.

Descrizione

La maggior parte delle specie di questo genere ha colorazione metallica solo su capo e torace, in alcuni casi anche sull’addome, ma generalmente si presentano con la prima parte del gastro di colore rossastro e la seconda di colore nero. La cavità facciale è piatta, con un solco mediano longitudinale che unisce l’ocello mediano al margine superiore del clipeo. L’ocello mediano è uguale o più piccolo delle orbite antennali. Mandibole robuste con denti apicali. Antenne grosse e larghe, inserite in piccoli toruli. Il pronoto è stretto e largo e presenta, in alcune specie, una fila di fossette sul margine posteriore. Propodeo con un’area dorsale reticolata e con i denti laterali triangolari e generalmente più corti che larghi. Addome con punteggiatura fine e fitta e con quattro (femmina) o cinque (maschio) segmenti.

Discussione

Fin dai tempi di Dahlbom (1854), il genere Cleptes è stato diviso in due gruppi, da una parte le specie con colorazione metallica, Cleptes s.s., e dall’altra le specie con colorazione non metallica, tipo Heterocelia (Dalla Torre, 1892; Mocsáry, 1889; Linsenmaier, 1959), ma nessuno dei tre autori ha mai esaminato il tipo di questo genere, che non appartiene ai Chrysididae, bensì alla sottofamiglia Mesitiinae dei Bethylidae, come discusso da Moczár (1971). Moczár (1962) e Kimsey (1981) hanno diviso il genere in otto sottogeneri, ma dopo un esame più accurato, tenendo conto di tutte le specie mondiali, Kimsey & Bohart (1990) hanno deciso di non considerare più i precedenti sottogeneri e di dividere i Cleptes in gruppi di specie. Per quanto riguarda le specie italiane appartenenti al genere Cleptes, seguiamo l’interpretazione data da Móczár nei lavori dal 1997 al 2001. Nella presente classificazione vengono seguiti le pubblicazioni di Móczár (1997a, 1997b, 1998a, 1998b, 1998c, 2000a, 2000b, 2001). Nella sua revisione, Móczár esamina i tipi di quasi tutte le specie descritte ed introduce una serie di nuove sinonimie che stravolgono il senso dato da alcuni autori precedenti (in particolare Linsenmaier, 1959a, 1968, 1987) alle diverse specie. Attualmente esiste una certa confusione nel trattamento dei dati. Per esempio, nel lavoro di Gauss (1964), da molti autori riconosciuto come una pubblicazione di importanza basilare sul comportamento dei Cleptes, la specie che viene esaminata è Cleptes semiauratus (Fabr.). Esaminando i disegni che fornisce l’autore, però, è evidente che si tratta di Cleptes pallipes Lepeletier, in precedenza considerato un sinonimo di C. semiauratus.

Le specie europee


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Per citazioni

Agnoli G.L. & Rosa P. (2024) Genere Cleptes Latreille, 1802, in: Chrysis.net website. Interim version 25 April 2024, URL: https://www.chrysis.net/it/database/genere-cleptes/.