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Genere Euchroeus Latreille, 1809

Genere Euchroeus Latreille, 1809Da: Kimsey L.S. & Bohart R.M., 1990 (1991) - The chrysidid wasps of the world. Oxford University Press, ix-652 pp.

Sinonimia

Euchroeus Latreille, 1809: 49. Type: Chrysis purpuratus Fabricius, 1787:283. Monobasic.
Brugmoia Radoszkowski 1877:27. Type: Brugmoia pellucida Radoszkowski 1877:27. Monobasic.
Pseudochrysis Semenov 1891:444. Type: Pseudochrysis virgo Semenov 1891b:44l. (Chrysis singularis Splnola. 1838:452). Desig. by Richards 1935:158.

Descrizione

L'unica specie italiana del genere Euchroeus si distingue facilmente da tutte le altre specie per la colorazione dimorfica incredibilmente vistosa in entrambi i sessi, per il margine del T-III con una lunga serie di dentelli spinosi irregolari e per la forma delle mesopleure con un solco scrobale ben marcato e due spine ben evidenti. Gli altri caratteri che identificano il genere sono la cella radiale vistosamente aperta, oltre 2 MOD dal margine alare, ligula allungata, spazio malare maggiore di 1 MOD; distanza subantennale circa 2 MOD. Entrambi i sessi hanno una colorazione molto variabile, comunque lo schema di base prevede la femmina con il colore del corpo tra il rosso e il rosa metallico con due rombi di colore viola sull'addome, un'area violetta sul campo centrale del mesonoto e un'altra violetta attorno al campo degli ocelli; il maschio ha uno schema di colorazione simile, ma il colore di base è il verde e gli eventuali disegni sono tendenti al blu o all'azzurro; spesso possono presentarsi quasi senza disegni scuri ed interamente verdi.

Discussione

Il nome Euchroeus fu considerato sinonimo di Brugmoia da Kimsey & Bohart (1990): « The commonly used name for this genus, Euchroeus, is a generic synonym of Chrysis, based on examination of the type species, purpurata Fabricius (Kimsey 1988b) ». Successivamente, Brugmoia è stato soppresso dalla Commissione Internazionale di nomenclatura Zoologica:

  • Pavesi, M. & Strumia, F., 1997 - Euchroeus Latreille, 1809 and Chrysis purpurata Fabricius, 1787 (currently E. purpuratus) (Insecta, Hymenoptera): proposed conservation of usage; and Chrysis gloriosa Fabricius, 1793: proposed suppression of the specific name.  Bulletin of Zoological Nomenclature, 54 (1): 26-30.
  • ICZN: OPINION 1906, 1998 - Euchroeus Latreille, 1809 (Insecta, Hymenoptera): conserved; Chrysis purpurata Fabricius, 1781 (currently Euchroeus purpuratus): specific name conserved; and Chrysis gloriosa Fabricius, 1793: specific name suppressed.  Bulletin of Zoological Nomenclature, 55(3): 194-196.

Le specie europee


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Per citazioni

Agnoli G.L. & Rosa P. (2025) Risultati della ricerca , in: Chrysis.net website. Interim version 08 June 2025, URL: https://www.chrysis.net/it/search/%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598nvq0t-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258Bw2t0-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598yut6s-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B3oas/img/ico_links_y.gif/page/13.

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Genere: Pseudomalus Ashmead, 1902

Genere: Pseudomalus Ashmead, 1902Da: Kimsey L.S. & Bohart R.M., 1990 (1991) - The chrysidid wasps of the world. Oxford University Press, ix-652 pp.

Sinonimia

Pseudomalus Ashmead 1902:229. Type: Omalus semicircularis Aaron 1885:215. Orig. desig. and monobasic.

Descrizione

Crisidi piccoli e con forma generale del corpo convessa. Cavità facciale generalmente profonda e liscia, senza peli; spazio malare corto (minore di 1 MOD) con carena genale. Pronoto molto concavo lateralmente; mesonoto con punti sparsi, piccoli, eccetto che tra i notauli verso il margine posteriore dove sono molto grandi; mesopleure angolate, con unione di omaulus, verticaulus e della carena scrobale, solco scrobale obliquo; femori anteriori carenati ventralmente. Addome con T-I-III fortemente convessi, margine laterale del T-III leggermente sinuoso, generalmente con una profonda incisione nel mezzo.

Ospiti

Queste vespe sono parassite nei nidi degli sfecidi della sottofam. Pemphredoninae. Dal momento che le femmine di Pseudomalus non sono mai state osservate all'ingresso dei nidi dei loro ospiti, una possibile spiegazione è che le specie di Pseudomalus facciano aderire le uova sul corpo degli afidi (Homoptera) prima che questi vengano catturati dai Pemphredoninae (Veenendaal, 2011).

Distribuzione

Genere distribuito nella regione olartica, con il maggior numero di specie presenti nella Russia meridionale.

Discussione

Tenendo conto di questa classificazione (proposta da Kimsey & Bohart, 1990) Pseudomalus è il genere con il maggior numero di specie tra i generi che fanno riferimento a Omalus s.s. Il carattere principale per la divisione di questo genere è la punteggiatura del mesonoto, carattere che spesso si perde quando l'esemplare viene spillato.

Le specie europee


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Per citazioni

Agnoli G.L. & Rosa P. (2025) Risultati della ricerca , in: Chrysis.net website. Interim version 08 June 2025, URL: https://www.chrysis.net/it/search/%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598nvq0t-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258Bw2t0-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598yut6s-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B3oas/img/ico_links_y.gif/page/13.

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Genere Philoctetes Abeille, 1879

Genere Philoctetes Abeille, 1879Da: Kimsey L.S. & Bohart R.M., 1990 (1991) - The chrysidid wasps of the world. Oxford University Press, ix-652 pp.

Sinonimia

Philoctetes Abeille 1879:27. Type: Holopyga cicatrix Abeille 1879 (Diplorrhos micatus Kimsey). Desig. by Ashmead 1902:228.
Diplorrhos Aaron 1885:216. Type: Diplorrhos plicatus Aaron 1885:216. Monobasic. N. synonymy.
Chrysellampus Semenov 1932:5. Type: Chrysellampus heros Semenov 1892:71. Orig. desig. and monobasic. N. synonymy.
Dictenulus Semenov 1932:6. Type: Ellampus specularis Semenov 1932:18. Orig. desig. N. synonymy.
Parellampus Semenov 1932:7. Type: Parellampus praeteritorium Semenov 1932:7.

Descrizione

Cavità facciale profonda e liscia, senza peli; spazio malare corto, meno di 1 MOD, debolmente carenato, vertice generalmente densamente punteggiato. Pronoto concavo lateralmente, mesonoto con punti addensati lungo i notauli, metanoto conico; mesopleure arrotondate o carenate, punto di unione tra omaulus, verticaulus e carena scrobale non particolarmente proiettata lateralmente; solco scrobale obliquo; femori anteriori carenati ventralmente. T-I-III convessi, T-III con il margine laterale sinuato o diritto, di solito profondamente inciso nel mezzo.

Distribuzione

Genere diffuso soprattutto nella regione paleartica, con 34 specie, e in quella neartica, con 8 specie. In Italia sono presenti otto specie.

Discussione

La specie P. bidentulus è sempre stata considerata come Omalus o Pseudomalus, ma, secondo i caratteri forniti da Kimsey & Bohart (1990), appartiene al genere Philoctetes.

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Per citazioni

Agnoli G.L. & Rosa P. (2025) Risultati della ricerca , in: Chrysis.net website. Interim version 08 June 2025, URL: https://www.chrysis.net/it/search/%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598nvq0t-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258Bw2t0-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598yut6s-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B3oas/img/ico_links_y.gif/page/13.

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Genere Omalus Panzer, 1801

Genere Omalus Panzer, 1801Da: Kimsey L.S. & Bohart R.M., 1990 (1991) - The chrysidid wasps of the world. Oxford University Press, ix-652 pp.

Sinonimia

Omalus Panzer 1801:13. Type: Chrysis aenea Fabricius 1787:284. Monobasic.
Homalus Saunders 1873:411. Invalid emendation of Omalus Panzer 1801.

Descrizione

Crisidi di piccola taglia, 2 - 8 mm, con corpo convesso. Testa di forma lenticolare con cavità facciale profonda e senza peli; spazio malare lungo meno di 1 MOD, con una carena longitudinale che lo divide orizzontalmente; mandibole corte e tridentate apicalmente; pronoto corto, mesopleure convesse, metanoto semisferico o conico; pronoto centralmente e scutum senza punteggiatura o con punti molto spaziati; mesopleure con solco scrobale orizzontale, che si estende dal margine latero-ventrale del pronoto alla scroba, con una singola carena; la carena transpleurale raggiunge l'apice dell'angolo propodeale. Femori anteriori carenati, unghie tarsali con 3-6 denti; ali anteriori senza cellula discoidale; T-I-III fortemente convessi, margine apicale del T-III con un' incisione nel centro. Distribuzione: il genere Omalus è diffuso ovunque, tranne che nella regione australiana; la maggior parte delle specie, comunque, è olartica. In Italia vi sono tre specie. Segmenti introflessi caratterizzati dalla forma della parte membranosa del S-V e S-VI, con i lobi antero-mediani molto sviluppati in avanti verso la forcella chitinosa.

Discussione

Il genere Omalus viene suddiviso in maniera diversa a seconda degli autori. Linsenmaier lo considera un genere unico, con 4 sottogeneri: Omalus s.s., PhiloctetesChrysellampus e Elampus. Secondo Kimsey e Bohart (1990) il genere Omalus è diviso in 5 generi: Omalus s.s., HolophrisPseudomalusPhiloctetes e Elampus, mentre Chrysellampus viene considerato come sinonimo di Philoctetes.

Le specie europee


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Per citazioni

Agnoli G.L. & Rosa P. (2025) Risultati della ricerca , in: Chrysis.net website. Interim version 08 June 2025, URL: https://www.chrysis.net/it/search/%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598nvq0t-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258Bw2t0-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598yut6s-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B3oas/img/ico_links_y.gif/page/13.

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Genere Holopyga Dahlbom, 1845

Genere Holopyga Dahlbom, 1845Da: Kimsey L.S. & Bohart R.M., 1990 (1991) - The chrysidid wasps of the world. Oxford University Press, ix-652 pp.

Sinonimia

Holopyga Dahlbom 1845:4. Type: Holopyga amoenula Dahlbom 1845:4. Desig. by Ashmead 1902:227.
Halopyga Tournier 1878:305. Invalid emendation of Holopyga Dahlbom 1845.
Pseudhedychrum Abeille 1879:27. Type: Chrysis fervida Fabricius 1781:456. Desig. by Bodenstein 1939: 130.
Oar Semenov 1954b:142. Type: Oar globulus Semenov 1954b:144. Orig. desig. and monobasic.
Psacas Semenov 1954b:l43. Type: Psacas meda Semenov 1954:143. Otig. desig. and monobasic.

Descrizione

Le specie di crisidi appartenenti a questo genere sono di piccola o media taglia (4-8 mm) e molto robuste. Cavità facciale corta e con sottili strie trasversali, mandibole pluridentate, regione postoculare dilatata e generalmente angolosa. Ali anteriori con la venatura mediale piegata a gomito, con la cella marginale incompleta e la vena subcostale corta, Rs molto curvato. Mesopleure carenate ed angolate. Unghie tarsali grandi, provviste di numerosi denti, da tre a cinque, che diminuiscono di grandezza dall'apice dell'unghia alla base. Addome corto e largo, convesso; T-III arrotondato lungo l'apice.

Discussione

il genere Holopyga è presente in tutte le regioni zoogeografiche, ma la maggior parte delle 100 specie ha una distribuzione paleartica. Alcune specie italiane sono sessualmente dimorfiche per la colorazione del corpo; in alcune, come jurinei, i maschi hanno il torace blu o verde, mentre le femmine hanno il torace rosso; in altre specie, come fervida, la femmina è completamente colorata di rosso, mentre il maschio è completamente verde-blu. Questo dimorfismo ha spesso comportato la descrizione dei due sessi come specie diverse; sul caso della fervida si è discusso molto: Invrea, ancora nel 1920, dubitava che i due sessi corrispondessero alla stessa specie. La nomenclatura di questo genere è sempre stata particolarmente complessa, tanto che non solo Linsenmaier nelle sue pubblicazioni ha spesso cambiato i nomi e le sinonimie alle diverse specie, ma addirittura Kimsey & Bohart, nel loro lavoro di revisione, hanno risolto il problema riunendo tutti i nomi in sinonimia di poche specie: es. H. jurinei Chevr. e H. ignicollis Dahlbom sinonimi di H. chrysonota (Foerster), ma queste sono chiaramente tre specie diverse, ben distinte dai caratteri morfologici e dalla colorazione, che nelle prime due vede i maschi con il torace interamente verde, mentre in H. chrysonota il torace è metà verde e metà rosso. Hanno inoltre posto in sinonimia di H. amoenula specie molto lontane tra loro (come H. inflammata (Foerster), che è una specie con la parte dorsale completamente rossa, con H. generosa (Frst.), che presenta il torace verde in entrambi i sessi), che sono soprattutto ben diverse in tutti i caratteri che vengono solitamente considerati (dalla forma generale del corpo alla punteggiatura).

Le specie europee


  1.  Holopyga amoenula Dahlbom, 1845
  2.  Holopyga amoenula occidenta Linsenmaier, 1959
  3.  Holopyga amoenula oriensa Linsenmaier, 1959
  4.  Holopyga austrialis Linsenmaier, 1959
  5.  Holopyga baeckmanni Semenov, 1967
  6.  Holopyga chrysonota (Förster, 1853)
  7.  Holopyga chrysonota appliata Linsenmaier, 1959
  8.  Holopyga chrysonota discolor Linsenmaier, 1959
  9.  Holopyga comosa Semenov & Nikolskaya, 1954
  10.  Holopyga crassepuncta effrenata Linsenmaier, 1959
  11.  Holopyga cypruscola Linsenmaier, 1959
  12.  Holopyga duplicata Linsenmaier, 1987
  13.  Holopyga fervida (Fabricius, 1781)
  14.  Holopyga generosa (Förster, 1853)
  15.  Holopyga generosa proviridis Linsenmaier, 1959
  16.  Holopyga generosa virideaurata Linsenmaier, 1951
  17.  Holopyga gloriosa-aureomaculata complex
  18.  Holopyga gogorzae Trautmann, 1926
  19.  Holopyga guadarrama Linsenmaier, 1987
  20.  Holopyga hortobagyensis Móczár, 1983
  21.  Holopyga ignicollis Dahlbom, 1854
  22.  Holopyga ignicollis granadana Linsenmaier, 1968
  23.  Holopyga ignicollis padri Linsenmaier, 1968
  24.  Holopyga impressopunctata Arens, 2004
  25.  Holopyga inflammata (Förster, 1853)
  26.  Holopyga inflammata caucasica Mocsáry, 1889
  27.  Holopyga jurinei Chevrier, 1862
  28.  Holopyga lucida Lepeletier, 1806
  29.  Holopyga mauritanica (Lucas, 1849)
  30.  Holopyga mavromoustakisi Enslin, 1939
  31.  Holopyga merceti Kimsey, 1990
  32.  Holopyga metallica (Dahlbom, 1845)
  33.  Holopyga minuma Linsenmaier, 1959
  34.  Holopyga miranda Abeille de Perrin, 1878
  35.  Holopyga mlokosiewitzi spartana Linsenmaier, 1968
  36.  Holopyga parvicornis Linsenmaier, 1987
  37.  Holopyga pseudovata Linsenmaier, 1987
  38.  Holopyga punctatissima Dahlbom, 1854
  39.  Holopyga punctatissima reducta Linsenmaier, 1959
  40.  Holopyga rubra Linsenmaier, 1999
  41.  Holopyga sardoa Invrea, 1952
  42.  Holopyga trapeziphora Linsenmaier, 1987
  43.  Holopyga vigora Linsenmaier, 1959
  44.  Holopyga vigoroidea Arens, 2004

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Per citazioni

Agnoli G.L. & Rosa P. (2025) Risultati della ricerca , in: Chrysis.net website. Interim version 08 June 2025, URL: https://www.chrysis.net/it/search/%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598nvq0t-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258Bw2t0-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598yut6s-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B3oas/img/ico_links_y.gif/page/13.

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Genere Hedychrum Latreille, 1802

Genere Hedychrum Latreille, 1802Da: Kimsey L.S. & Bohart R.M., 1990 (1991) - The chrysidid wasps of the world. Oxford University Press, ix-652 pp.

Sinonimia

Hedychrum Latreille 1802:317. Type: Chrysis lucidula Fabricius 1775:358 (=Sphex nobilis Scopoli 1763:792). Monobasic.
Cymura Dahlbom 1845:4. Type: Cymura splendidula-DMbom 1845:4 (=Hedychrum coelestinum Spinola 1838:454). Monobasic.
Wollmania Mocsáry 1909:2. Type: Wollmania concinna Mocsáry 1909b:2. Monobasic.

Descrizione

Crisidi con testa appena dilatata dietro gli occhi; cavità facciale incavata; mandibole forti e pluridentate. Pronoto poco convesso con il bordo anteriore corto e depresso a forma di collo; le mesopleure con un dente rivolto verso il basso. Ali anteriori con cella marginale aperta e con la Cu1 quasi retta. Zampe con coxe ampie, femori anteriori dilatati alla base; tibie, soprattutto quelle mediane, con una fossetta longitudinale, che rappresenta un carattere importante per la sistematica; unghie tarsali che terminano in due denti uniti alla base. Addome con il T-III arrotondato e con un piccolo angolo dentiforme su ogni lato; S-III della femmina con un dente acuto o arrotondato più o meno evidentemente nel centro del margine posteriore, la sua forma e grandezza sono un carattere specifico. Distinzione dei sessi: in molte specie le zampe posteriori delle femmine hanno i femori con il lato anteriore metallico, mentre quelli dei maschi sono color bruno scuro senza o con debolissimi riflessi metallici.

Distribuzione

Il genere Hedychrum presenta una discreta diversità di specie, con circa 70 rappresentanti nella regione paleartica, 47 in quella afrotropicale, 14 in quella orientale e 16 nel continente americano.

Discussione

Hedychrum comprende un gruppo di specie distinte e strettamente correlate tra loro, caratterizzate dalla fossetta sulle tibie mediana e posteriore, dai femori anteriori allargati, dal S-III della femmina modificato e dalla scultura del propodeo. Le specie paleartiche sono soprattutto bicolori, con testa e torace verde o blu e l'addome rosso, mentre molte femmine hanno il torace stesso bicolore. E' un genere strutturalmente conservativo, in cui poche sono le differenze nella lunghezza degli articoli antennali, nelle dimensioni e nei rapporti della faccia, o nella scultura di altre parti del corpo; anche la larghezza del clipeo o spazio malare varia raramente. Diversamente dagli altri Elampini la determinazione del sesso è relativamente semplice. Le femmine hanno un S-III modificato con un dente apico-mediano e un solco basale. Inoltre le nostre specie hanno spesso la femmina diversamente colorata rispetto al maschio.

Segmenti introflessi: molto sclerificati, tanto che nelle specie più grosse i tergiti sono fortemente incurvati e difficilmente rimangono piatti sotto il vetrino coprioggetti. La forma del S-VII e T-VI nelle femmine è caratteristica per il genere. I segmenti dei maschi sono caratterizzati da una forte pelosità sul T-VI, mentre gli altri hanno una forma simile a quelli del genere Hedychridium. Si può osservare una maggiore vicinanza tra i segmenti di H. gerstaeckeri e H. rutians, e tra quelli di H. niemelai e H. nobile.

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Per citazioni

Agnoli G.L. & Rosa P. (2025) Risultati della ricerca , in: Chrysis.net website. Interim version 08 June 2025, URL: https://www.chrysis.net/it/search/%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598nvq0t-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258Bw2t0-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598yut6s-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B3oas/img/ico_links_y.gif/page/13.

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Genere Hedychridium Abeille, 1878

Genere Hedychridium Abeille, 1878Da: Kimsey L.S. & Bohart R.M., 1990 (1991) - The chrysidid wasps of the world. Oxford University Press, ix-652 pp.

Sinonimia

Hedychridium Abeille 1878:3. Type: Hedychrum minutum Lepeletier 1806:122 (= Chrysis ardens Coquebert 1801:59). Desig. by Ashmead 1902:227.
Buyssonia Mocsáry 1902b:536. Type: Hedychridium dybowskii Buysson 1898b:520. Monobasic.
Acrotoma Mocsáry 1902b:537. Type: Acrotoma braunsii Mocsáry 1902b:537. Monobasic. Nee Boettger 1881. N. synonymy.
Hexachridium Bischoff 1913:16. Type: Hexachridium sexdentatum Buysson 1898b:520. Monobasic. N. synonymy.
Tetrachridium Zimmermann 1952:358. Type: Tetrachridium zavattari Zimmermann 1952:359. Monobasic.
Euchridium Semenov 1954a:96. Type: Eiubridium trossitlum Semenov 1954a. Monobasic.
Cyrteuchridium Semenov 1954a:100. Type: Cyrteuchridium pusio Semenov 1954a:100. Monobasic.
Irenula Semenov and Nikol'skaya 1954:102. Type: Irenula margaritacea Semenov 1954a:102. Orig. desig. and monobasic.
Euchrum Semenov 1954a:103. Type: Chrysis carnea Rossi 1790:75. ( = Hedychridium roseum Rossi 1790). Orig. desig.
Zarudnidium Semenov 1954a:104. Type: Zarudnidium sapphirinum Semenov 1954a:104. Orig. desig.
Zarudnium Semenov 1954a:72. Type: Hedychrum ahenenm Dahlbom 1854:72. Orig. desig. and monobasic.
Cyrteuchrum Semenov 1954a:105. Type: Cyrteuchmm flos Semenov 1954a:105. Orig. desig.
Cladiola Semenov 1954a:107. Type: Cladiola rhodochlora Semenov and Nikol'skaya 1954:107. Orig. desig.
Colpopyga Semenov 1954a:137. Type: Hedychrum flavipes Eversmann 1857:552. Orig. desig.
Actineuchrum Semenov 1954a:141. Type: Actineuchrum soloriens Semenov 1954a:144. Orig. desig. and monobasic.
Homalsuchrum Semenov 1954a:141. Type: Homalsuchrum smaragdinum Semenov 1954a:143. Orig. desig. and monobasic.

Descrizione

Crisidi di piccola taglia da 2 a 6 mm. Cavità facciale poco profonda; mandibole corte e pluridentate; spazio malare quasi nullo. Pronoto convesso, con il margine anteriore allargato, caratterizzato da una carena che lo separa dal collo vero e proprio; mesopleure generalmente arrotondate senza omaulus e carena scrobale. Ali anteriori con venatura apicale molto ridotta, con cella discoidale incompleta o appena abbozzata; le venature delle ali posteriori si limitano alla venatura costale e anale. Unghie tarsali con un dente submediano, perpendicolare. Addome con T-III arrotondato, in qualche caso ingrossato.

Distribuzione

Questo genere è rappresentato in tutte le regioni zoogeografiche, eccetto che nella regione australiana, con la maggior diversità nelle aree calde olartiche e in Sud Africa.

Discussione

Hedychridium è il secondo genere più grande per numero di specie nei Chrysididae. E' molto eterogeneo: gli unici caratteri comuni a tutte le specie sono il singolo dente perpendicolare sulle unghie tarsali e la carena trasversale del pronoto. Alcune specie non hanno il corpo interamente metallico, come H. roseum. La distinzione delle specie si basa sulla colorazione e punteggiatura del T-I, T-II, S-II e S-III e delle tegule, sulle dimensioni della faccia e delle sue varie proporzioni, sulle lunghezze relative del F-I-III e F-V, sulla forma dei femori anteriori e degli angoli propodeali, infine sulla scultura delle mesopleure. Il genere Hedychridium è stato diviso in più generi da Semenov (1954a, b) e in gruppi di specie da Linsenmaier (1959a) e da Kimsey & Bohart (1978), per la fauna americana. La maggior parte dei generi di Semenov rappresenta più che altro dei diversi gruppi di specie, per questo sono caduti in sinonimia. Sebbene i gruppi di specie siano lontani dall'essere precisi, rendono la suddivisione e lo studio di questo genere più facile.

Segmenti introflessi: in questo genere tutti i tergiti dei maschi sono poco sclerificati, tanto che i margini laterali esterni sono spesso invisibili e vengono facilmente rotti durante l'operazione di estrazione. Sono tutti pelosi sul lato membranoso ed hanno le estremità piuttosto arrotondate. Gli stigmi sono visibili solo nel T-IV. Gli sterniti del maschio, invece, terminano sempre a punta. Nelle femmine la caratteristica principale è l'assenza della forcella nel T-VII, che pertanto si confonde facilmente con gli sterniti.

Le specie europee


  1.  Hedychridium adventicium Zimmermann, 1961
  2.  Hedychridium aereolum Buysson, 1893
  3.  Hedychridium aheneum (Dahlbom, 1854)
  4.  Hedychridium albanicum Trautmann, 1922
  5.  Hedychridium anale (Dahlbom, 1854)
  6.  Hedychridium andalusicum Trautmann, 1920
  7.  Hedychridium ardens (Coquebert, 1801)
  8.  Hedychridium ardens homeopathicum Abeille, 1878
  9.  Hedychridium aroanium Arens, 2004
  10.  Hedychridium atratum Linsenmaier, 1968
  11.  Hedychridium auriventris Mercet, 1904
  12.  Hedychridium buyssoni Abeille, 1887
  13.  Hedychridium buyssoni interrogatum Linsenmaier, 1959
  14.  Hedychridium bytinskii Linsenmaier, 1959
  15.  Hedychridium canarianum Linsenmaier, 1987
  16.  Hedychridium canariense Linsenmaier, 1968
  17.  Hedychridium caputaureum Trautmann & Trautmann, 1919
  18.  Hedychridium carmelitanum Mercet, 1915
  19.  Hedychridium caucasium irregulare Linsenmaier, 1959
  20.  Hedychridium chloropygum Buysson, 1888
  21.  Hedychridium chloropygum densum Linsenmaier, 1959
  22.  Hedychridium chloropygum spatium Linsenmaier, 1959
  23.  Hedychridium coriaceum (Dahlbom, 1854)
  24.  Hedychridium creetense Linsenmaier, 1959
  25.  Hedychridium cupratum (Dahlbom, 1854)
  26.  Hedychridium cupreum (Dahlbom, 1845)
  27.  Hedychridium cupritibiale Linsenmaier, 1987
  28.  Hedychridium dismorphum Linsenmaier, 1959
  29.  Hedychridium dubium Mercet, 1904
  30.  Hedychridium elegantulum Buysson, 1887
  31.  Hedychridium elegantulum peloponnense Linsenmaier, 1968
  32.  Hedychridium etnaense Linsenmaier, 1968
  33.  Hedychridium etruscum Strumia, 2003
  34.  Hedychridium extraneum Linsenmaier, 1993
  35.  Hedychridium femoratum (Dahlbom, 1854)
  36.  Hedychridium foveofaciale Arens, 2010
  37.  Hedychridium franciscanum Linsenmaier, 1987
  38.  Hedychridium gratiosum Abeille, 1878
  39.  Hedychridium heliophium Buysson, 1887
  40.  Hedychridium homeopathicum Abeille, 1879
  41.  Hedychridium hungaricum Móczár, 1964
  42.  Hedychridium hyalitarse Perraudin, 1978
  43.  Hedychridium hybridum Linsenmaier, 1959
  44.  Hedychridium ibericum Linsenmaier, 1959
  45.  Hedychridium incrassatum (Dahlbom, 1854)
  46.  Hedychridium incrassatum mavromoustakisi Enslin, 1950
  47.  Hedychridium infans Abeille, 1879
  48.  Hedychridium infans santschii Trautmann, 1927
  49.  Hedychridium infantum Linsenmaier, 1987
  50.  Hedychridium insequosum Linsenmaier, 1959
  51.  Hedychridium insulare Balthasar, 1952
  52.  Hedychridium irregulare Linsenmaier, 1959
  53.  Hedychridium jazygicum Móczár, 1964
  54.  Hedychridium jucundum Mocsáry, 1889
  55.  Hedychridium krajniki Balthasar, 1946
  56.  Hedychridium lampas Christ, 1790
  57.  Hedychridium lampas austeritatum Linsenmaier, 1997
  58.  Hedychridium lampas cypriacum Balthasar, 1953
  59.  Hedychridium maculisternum Arens, 2011
  60.  Hedychridium maculiventre Linsenmaier, 1959
  61.  Hedychridium marteni Linsenmaier, 1951
  62.  Hedychridium mediocrum Linsenmaier, 1987
  63.  Hedychridium minutissimum Mercet, 1915
  64.  Hedychridium monochroum Buysson, 1888
  65.  Hedychridium moricei Buysson, 1904
  66.  Hedychridium moricei davydovi Semenov, 1967
  67.  Hedychridium mosadunense Lefeber, 1986
  68.  Hedychridium palestinense Balthasar, 1953
  69.  Hedychridium parkanense Balthasar, 1946
  70.  Hedychridium perpunctatum Balthasar, 1953
  71.  Hedychridium perraudini Linsenmaier, 1968
  72.  Hedychridium perscitum Linsenmaier, 1959
  73.  Hedychridium placare Linsenmaier, 1968
  74.  Hedychridium plagiatum (Mocsáry, 1883)
  75.  Hedychridium pseudoroseum Linsenmaier, 1959
  76.  Hedychridium purpurascens (Dahlbom, 1854)
  77.  Hedychridium reticulatum Abeille, 1879
  78.  Hedychridium rhodojanthinum Enslin, 1939
  79.  Hedychridium roseum (Rossi, 1790)
  80.  Hedychridium roseum caputaureum Trautmann, 1919
  81.  Hedychridium roseum nanum Chevrier, 1870
  82.  Hedychridium rossicum Semenov-Tian-Shanskij
  83.  Hedychridium sardinum Linsenmaier, 1997
  84.  Hedychridium sculpturatissimum Linsenmaier, 1959
  85.  Hedychridium sculpturatum (Abeille, 1877)
  86.  Hedychridium scutellare (Tournier, 1878)
  87.  Hedychridium scutellare sardiniense Linsenmaier, 1959
  88.  Hedychridium semiluteum Linsenmaier, 1959
  89.  Hedychridium sevillanum Linsenmaier, 1968
  90.  Hedychridium subroseum Linsenmaier, 1959
  91.  Hedychridium subroseum prochloropygum Linsenmaier, 1959
  92.  Hedychridium tenerifense Linsenmaier, 1968
  93.  Hedychridium tricavatum Linsenmaier, 1993
  94.  Hedychridium tyrrhenicum Strumia, 2003
  95.  Hedychridium urfanum Linsenmaier, 1968
  96.  Hedychridium vachali Mercet, 1915
  97.  Hedychridium valesianum Linsenmaier, 1959
  98.  Hedychridium verhoeffi Linsenmaier, 1959
  99.  Hedychridium verhoeffi yermasoiense Linsenmaier, 1959
  100.  Hedychridium viridicupreum Linsenmaier, 1993
  101.  Hedychridium viridiscutellare Arens, 2004
  102.  Hedychridium viridisulcatum Linsenmaier, 1968
  103.  Hedychridium wahisi Niehuis, 1998
  104.  Hedychridium wolfi Linsenmaier, 1959
  105.  Hedychridium zelleri (Dahlbom, 1845)

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Genere Elampus Spinola, 1806

Genere Elampus Spinola, 1806Da: Kimsey L.S. & Bohart R.M., 1990 (1991) - The chrysidid wasps of the world. Oxford University Press, ix-652 pp.

Sinonimia

Elampus Spinola 1806:10. Type: Chrysis panzeri Fabricius 1804:172. Desig. by Latreille 1810:437.
Ellampus Agassiz 1846:135. Incorrect emendation for Elampus Spinola 1806.
Notozus Förster 1853:351. Type Notozus frivaldszkii Förster 1853:332 (= Chrysis panzeri Fabricius 1804). Desig. by Ashmead 1902:228.

Descrizione

Crisidi di dimensioni medio piccole, 4-7mm. Testa con il vertice convesso e i lati dilatati ad angolo più o meno acuto a seconda della specie; scultura della cavità facciale liscia, rugosa o striata. Peli sotto le gene della femmina corti, ma fitti e in serie. Pronoto largo; metanoto con un'appendice piatta rivolta all'indietro e di forma varia. Femori anteriori con la base dilatata, che forma un angolo o un dente; unghie con tre o quattro denti. T-III con una placca verticale di forma varia, da mezzaluna a ferro di cavallo, chiamata piatra pigidiale. Il genere è distribuito soprattutto nell'area paleartica e non si trova nelle regioni australiana e orientale. Poche specie nelle altre aree zoogeografiche.

Discussione

Il metanoto può essere considerato come l'elemento distintivo degli Elampus, insieme al T-III con la sua struttura particolare legata all'insenatura mediana sul bordo del tergite. Anche a livello di segmenti introflessi vi sono delle nette divisioni dal restante gruppo degli Omalus s.s. (sensu Linsenmaier), soprattutto in base alla forma del S-VII, che è piccolo, lungo e a forma di lancia, invece che corto e a forma di cuore come in molti Omalus s.s. Le femmine hanno una fila di peli corti sotto le gene. Il genere comprende 63 specie strettamente correlate tra loro che si distinguono per le dimensioni della faccia e dei flagelli, per la forma dei femori anteriori e le modificazioni del T-III. Il dimorfismo sessuale è evidente soprattutto per la fila di setole sotto le gene delle femmine. La determinazione delle specie è particolarmente difficile a causa dell’assenza di uno studio completo. Per l'identificazione delle specie si segue il lavoro di Móczár (1964) che, rispetto alle pubblicazioni di Linsenmaier (1959a, 1968, 1987, 1997a), ha fornito molte indicazioni relative ai tipi originali. La differenza sostanziale nel trattamento delle specie fra i due autori riguarda E. constrictus ed E. panzeri, la cui interpretazione viene invertita. La loro biologia è pressoché sconosciuta e sono note soltanto poche citazioni riguardo ai loro ospiti: Sfecidi del genere Mimesa, che nidificano nel terreno.

Le specie europee


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Per citazioni

Agnoli G.L. & Rosa P. (2025) Risultati della ricerca , in: Chrysis.net website. Interim version 08 June 2025, URL: https://www.chrysis.net/it/search/%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598nvq0t-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258Bw2t0-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598yut6s-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B3oas/img/ico_links_y.gif/page/13.

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Genere Cleptes Latreille, 1802

Da: Kimsey L.S. & Bohart R.M., 1990 (1991) - The chrysidid wasps of the world. Oxford University Press, ix-652 pp.

Sinonimia

Cleptes Latreille 1802:316. Type: Sphex semiaurata Linnaeus 1761. Monobasic.
Lustrina Kurian 1955:86. Type: Lustrina assamensis Kurian 1955:87. Monobasic. New synonymy.
Cleptes (Holcocleptes) Móczár 1962:118. Type: Cleptes aerosus Förster 1853. Monobasic and orig. desig.
Cleptes (Leiocleptes) Móczár 1962:118. Type: Cleptes nitidulus Fabricius 1793. Orig. desig.
Cleptes (Zimmermannia) Móczár 1962:120. Type: Cleptes ignitus Fabricius 1787. Orig. desig.
Cleptes (Melanocleptes) Móczár 1962:122. Type: Cleptes morawitzi Radoszkowsky 1877. Orig. desig.
Cleptes (Chrysocleptes) Móczár 1962:122. Type: Cleptes putoni Buysson 1886. Orig. desig.
Cleptes (Oxycleptes) Móczár 1962:124. Type: Cleptes orientalis Dahlbom 1854. Monobasic and orig. desig.
Cleptes (Neocleptes) Kimsey 1981:816. Type: Cleptes fritzi Kimsey 1981. Monobasic and orig. desig.

Descrizione

La maggior parte delle specie di questo genere ha colorazione metallica solo su capo e torace, in alcuni casi anche sull'addome, ma generalmente si presentano con la prima parte del gastro di colore rossastro e la seconda di colore nero. La cavità facciale è piatta, con un solco mediano longitudinale che unisce l'ocello mediano al margine superiore del clipeo. L'ocello mediano è uguale o più piccolo delle orbite antennali. Mandibole robuste con denti apicali. Antenne grosse e larghe, inserite in piccoli toruli. Il pronoto è stretto e largo e presenta, in alcune specie, una fila di fossette sul margine posteriore. Propodeo con un'area dorsale reticolata e con i denti laterali triangolari e generalmente più corti che larghi. Addome con punteggiatura fine e fitta e con quattro (femmina) o cinque (maschio) segmenti.

Discussione

Fin dai tempi di Dahlbom (1854), il genere Cleptes è stato diviso in due gruppi, da una parte le specie con colorazione metallica, Cleptes s.s., e dall'altra le specie con colorazione non metallica, tipo Heterocelia (Dalla Torre, 1892; Mocsáry, 1889; Linsenmaier, 1959), ma nessuno dei tre autori ha mai esaminato il tipo di questo genere, che non appartiene ai Chrysididae, bensì alla sottofamiglia Mesitiinae dei Bethylidae, come discusso da Moczár (1971). Moczár (1962) e Kimsey (1981) hanno diviso il genere in otto sottogeneri, ma dopo un esame più accurato, tenendo conto di tutte le specie mondiali, Kimsey & Bohart (1990) hanno deciso di non considerare più i precedenti sottogeneri e di dividere i Cleptes in gruppi di specie. Per quanto riguarda le specie italiane appartenenti al genere Cleptes, seguiamo l'interpretazione data da Móczár nei lavori dal 1997 al 2001. Nella presente classificazione vengono seguiti le pubblicazioni di Móczár (1997a, 1997b, 1998a, 1998b, 1998c, 2000a, 2000b, 2001). Nella sua revisione, Móczár esamina i tipi di quasi tutte le specie descritte ed introduce una serie di nuove sinonimie che stravolgono il senso dato da alcuni autori precedenti (in particolare Linsenmaier, 1959a, 1968, 1987) alle diverse specie. Attualmente esiste una certa confusione nel trattamento dei dati. Per esempio, nel lavoro di Gauss (1964), da molti autori riconosciuto come una pubblicazione di importanza basilare sul comportamento dei Cleptes, la specie che viene esaminata è Cleptes semiauratus (Fabr.). Esaminando i disegni che fornisce l'autore, però, è evidente che si tratta di Cleptes pallipes Lepeletier, in precedenza considerato un sinonimo di C. semiauratus.

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Database dei Chrysididae europei: elenco delle specie

STIAMO REVISIONANDO L'ELENCO DELLE SPECIE, RIVEDENDONE ALCUNE E UNENDONE ALTRE.  SI PREGA DI CONSIDERARE CHE L'ELENCO ED IL NUMERO DI SPECIE POTREBBERO VARIARE NEL PROSSIMO FUTURO.  UNA VOLTA TERMINATO, QUESTO MESSAGGIO VERRÀ RIMOSSO.  FINO AD ALLORA L'ELENCO DEVE ESSERE CONSIDERATO NON DEFINITIVO.

Ecco l'elenco dei 649 crisidi europei, comprendenti 489 specie e 160 sottospecie suddivise in 23 Generi. La notazione “[E]” indica un endemismo italiano. Cliccando una specie è possibile caricare la relativa scheda dettagliata.

Elenco dei Chrysididae europei


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Agnoli G.L. & Rosa P. (2025) Risultati della ricerca , in: Chrysis.net website. Interim version 08 June 2025, URL: https://www.chrysis.net/it/search/%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598nvq0t-%252525E3%25252580%25252590%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E6%2525258E%252525A8%252525E8%2525258D%25252590BB76%252525C2%252525B7CC%252525E2%2525259C%25252594%252525EF%252525B8%2525258F%252525E3%25252580%25252591-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258Bw2t0-%252525E7%25252583%252525AD%252525E8%252525A1%25252580%252525E9%252525AB%25252598%252525E6%252525A0%252525A11~3%252525E7%25252599%252525BE%252525E5%252525BA%252525A6%252525E7%252525BD%25252591%252525E7%2525259B%25252598yut6s-%252525E5%25252585%252525AB%252525E4%252525B8%252525AA%252525E8%2525259D%252525B4%252525E8%2525259D%252525B6%252525E5%25252585%252525AC%252525E4%252525B8%252525BB%252525E6%25252595%25252585%252525E4%252525BA%2525258B3oas/img/ico_links_y.gif/page/13.

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